“Sono giuste le tue buste?”: parte a Parma la vertenza del sindacato metalmeccanici della CGIL

La FIOM lancia dal palco del WOPA, in occasione dell’Attivo provinciale di tutti i delegati, la campagna “Retribuzione globale di fatto” per il recupero sul territorio di importanti quote di salario mancato

Sono potenzialmente migliaia i lavoratori metalmeccanici che su tutto il territorio provinciale avrebbero a buon titolo il diritto di rivendicare spettanze non corrisposte almeno negli ultimi cinque anni.

Da un controllo effettuato su diversi addetti del parmense, infatti, i funzionari della FIOM CGIL hanno verificato molti errori sulla busta paga, errori dovuti all’errata interpretazione di una voce della busta paga stessa, quella che si chiama “retribuzione globale di fatto”, che è regolata sia dal Codice Civile che dal CCNL, oltre che dai contatti aziendali, e che dovrebbe essere data dalla somma tra il salario lordo mensile e la media degli emolumenti ricorrenti in busta paga (es.: straordinari, trasferte, indennità di turno).

Ma il condizionale è d’obbligo: pare infatti che in moltissimi casi questa voce non sia stata calcolata correttamente.

Avendo constatato la sistematicità di questo errore, la FIOM CGIL di Parma ha avviato un importante progetto, volto ad informare i lavoratori potenzialmente interessati oltre che a supportarli nel recupero di quanto loro dovuto. La campagna si chiama “Retribuzione globale di fatto”, e si rivolge in particolare a quei lavoratori che fanno molti straordinari, o sono turnisti, hanno premi personali o altre voci variabili in busta paga, ed è stata lanciata lo scorso lunedì 20 maggio al WOPA, in occasione dell’Attivo di tutte le delegate e i delegati appositamente convocati. Solo loro infatti che dovranno farsi portavoce nelle rispettive aziende di questa importante opportunità, che di fatto rappresenta una vasta operazione di ridistribuzione di reddito, nell’ordine di decine di milioni di euro, solo in questa provincia.

Ma non in tutte le aziende esistono RSU e delegati, e non tutti i lavoratori sono intercettabili attraverso i mezzi tradizionali, come le assemblee o i volantini. Per questo ad affiancare la FIOM nel progetto è stata chiamata Momentum, una start up che si occupa di creazione del consenso e dissenso, la cui attività si fonda sull’uso sapiente dei dati e delle tecniche e tecnologie di comunicazioni più aggiornate. “La logica – ha ironizzato Aldo Barbera, segretario generale FIOM Parma, nel presentare il progetto – è quella di mutuare le tecniche del capitale per ridare i soldi ai lavoratori”.

La società ha dunque realizzato la piattaforma digitale e il relativo sito web a supporto della campagna, www.sonogiusteletuebuste.it, a cui chiunque può registrarsi per essere poi ricontattato e seguito dai funzionari sindacali in tutti i passaggi della vertenza. È fondamentale, come ribadito da diversi degli interlocutori intervenuti, che coloro i quali ritengano di intraprendere la vertenza, lo facciano quanto prima, in quanto i termini di prescrizione sono di soli cinque anni.

Il progetto si avvale peraltro della collaborazione della FIOM di Firenze, che a sua volta intende sperimentarlo sul territorio toscano.

All’Attivo provinciale svoltosi al WOPA sono intervenuti, oltre al segretario generale FIOM Parma Barbera, anche il segretario confederale CGIL Parma, Matteo Rampini, e il neo-segretario generale FIOM CGIL Emilia Romagna, Samuele Lodi, che ha segnalato come la vertenza lanciata da Parma possa rappresentare un progetto pilota da “esportare” in altri territori e che ha sottolineato l’importanza per tutti i lavoratori del settore di partecipare allo sciopero generale del prossimo 14 giugno, il primo unitario da decenni su temi di valore comune come l’aumento dei salari, gli investimenti industriali, la contrattazione dell’innovazione, la sicurezza sul lavoro, la rappresentanza. Un appuntamento fondamentale in vista dell’apertura della trattativa per il rinnovo del CCNL e che per i lavoratori dell’Emilia Romagna avrà come piazza quella di Firenze.

Il Tribunale di Parma reintegra il delegato licenziato dalla Turbocoating Spa

FIOM CGIL Parma: “Una sentenza esemplare che conferma la nostra posizione e il valore del’art. 18”

La sentenza che il Giudice del Tribunale di Parma ha emesso il 22 maggio 2018 non fa altro che confermare quello che la FIOM CGIL di Parma ha sostenuto da sempre: il licenziamento che la Turbocoating Spa aveva deciso più di un anno fa nei confronti del delegato sindacale, delegato alla Sicurezza e membro del Direttivo FIOM Parma, Ennio Pacitti, era basato sulla volontà di liberarsi di un lavoratore che non faceva altro che svolgere le proprie prerogative da RLS (Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza), non essendo questo zelo gradito all’organizzazione aziendale.

La sentenza conferma che i delegati sindacali e responsabili alla Sicurezza sono tutelati dall’ex art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, seppur depotenziato dai governi Monti e Renzi, e rende evidente quanto sia indispensabile per riuscire a condannare un licenziamento ingiusto.

La notte del 29 marzo 2017 il delegato era stato oggetto di aggressione da parte di un collega. Aveva riportato la frattura della mascella, senza avere minimamente tentato di difendersi. La ricostruzione dei fatti operata dall’azienda, e rigettata oggi dal Giudice, individuava ci fosse solo colpa del delegato, senza mettere minimamente in dubbio la versione dell’aggressore, rimasto impunito.

La FIOM CGIL di Parma ha sostenuto il suo delegato, con uno sforzo economico non indifferente, mettendo a disposizione un pool di legali eccellenti: il Prof. Focareta Franco (della consulta giuridica FIOM Nazionale), e gli avvocati Stanislao Rinaldi e Patrizia Mammone, rispettivamente del Foro di Bologna e di Parma.

In un momento in cui, a livello nazionale, si vive il dramma basato sulle precarie condizioni di sicurezza nelle quali i lavoratori vivono il posto di lavoro, le Aziende dovrebbero vedere nei dipendenti delegati alla Sicurezza un insostituibile alleato in questa battaglia, e non ascoltare le voci del management che consigliano il disfarsi degli stessi in modo sbrigativo e ingiusto.

L’augurio che la FIOM fa al lavoratore e delegato Ennio Pacitti, in attesa del suo rientro (e in attesa del responso della causa aperta dalla FIOM, dove si chiede di condannare la Turbocoating per attività antisindacale), è che vengano ripristinate in azienda le prassi di rispetto e mutuo riconoscimento dei ruoli che competono ad ognuno.

Per il bene di tutti i lavoratori.

Operazione Stige e arresti a Parma, le riflessioni della FIOM CGIL territoriale

“Auspichiamo una white list contro le infiltrazioni malavitose e una maggiore etica nell’introduzione di manodopera esterna nelle fabbriche”

 

Durante la grande crisi finanziaria le aziende hanno spalancato le porte ad imprese “esterne”, dando loro importanti lavorazioni, e in alcuni casi interi segmenti del processo produttivo. Questo nuovo “modello” ha avuto tra i suoi effetti licenziamenti collettivi per “riorganizzazione aziendale”. Allora forse nessuno sapeva che alcune di queste aziende (e sicuramente gli inquirenti conoscono l’intera rete di aziende “controllate”) erano riconducibili alla criminalità. Ma l’argomento “appalti” è sempre stato un tabù nel dialogo con le aziende. “Solo nel 2016-17 – spiega Lucia De Cavalcanti, segretario generale FIOM CGIL Parma – siamo riusciti, attraverso la contrattazione, ad ottenere la mappatura relativa agli appalti interni alle aziende, con tanto di ragione sociale e attività. Prima di questi accordi l’ermetismo delle società non permetteva ai rappresentanti dei lavoratori di capire cosa succedesse esattamente nel processo produttivo”.

“Occorre però aggiungere – rincara Lucia De Cavalcanti – che in passato abbiamo avuto “segnali”, che come FIOM avevamo portato anche all’attenzione degli organismi preposti. Basti ricordare che nell’aprile del 2015 nel territorio si è compiuto un omicidio legato anche ad un giro di usura (l’omicidio Guarino) per mano dell’imprenditore di un’azienda meccanica che forniva servizi, lavorazioni metalmeccaniche e mano d’opera ad alcune aziende del territorio. Questo imprenditore era stato convocato nelle sedi opportune a rispondere circa alcune irregolarità nel rapporto con i lavoratori. Allora furono espulse queste “presenze” dal tessuto sano dell’industria parmense. Ma la crisi conclamata ci ha permesso di vedere strani inserimenti di risorse economiche fresche, offerte a piccole aziende in difficoltà, quando il sistema bancario non rispondeva più”.

“La nostra attenzione su questi episodi è molto alta. I rappresentanti sindacali della FIOM del territorio di Parma hanno visto di recente una formazione sul fenomeno della criminalità infiltrata nel tessuto industriale, con la quale intendiamo coinvolgere i nostri delegati come osservatori privilegiati del fenomeno. Non nascondiamo la preoccupazione sul futuro dei lavoratori della GF Nuove Tecnologie e di altre aziende che possano venire coinvolte nelle indagini della magistratura. A volte è capitato che un lavoratore in cerca di tutela ci incontrasse, e aderisse al nostro sindacato, e che poche ore dopo lo stesso venisse a ritirare l’adesione senza fornire spiegazioni, ma abbiamo intuito quali motivazioni potessero avere”.

“Ora ci auguriamo – conclude la dirigente FIOM – che in tanti sentano la necessità di cogliere l’opportunità di debellare in modo definitivo queste presenze, partendo magari da una white list contro le infiltrazioni malavitose e da un maggior rigore nell’introduzione di manodopera esterna all’interno delle fabbriche”

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RSU GEA Procomac, la FIOM CGIL fa incetta di Delegati.

Percentuale di consenso in crescita: 73% nel 2014, oggi al 78% .

Il 20 novembre i dipendenti della GEA Procomac, importante azienda del Parmense nel settore dell’imbottigliamento con 380 dipendenti circa, hanno eletto i loro rappresentanti RSU. La FIOM CGIL fa incetta di voti eleggendo 5 delegati su 6 con il 78% dei consensi. Segue la Fim Cisl con 1 Delegato e il 14% dei voti. Per la Uilm Uil nessun Delegato con poco meno dell’8% dei consensi.  Per Aldo Barbera della FIOM CGIL provinciale: “ risultato importantissimo per l’Organizzazione ed i suoi delegati. Ci ripaga dell’impegno profuso quotidianamente per arginare gli effetti della riorganizzazione messa in campo a livello mondiale dalla casa madre e che rischiava di impattare pesantemente sui lavoratori”

“L’aumento del consenso per la Fiom Cgil  è una netta scelta di campo delle lavoratrici e dei lavoratori della GEA Procomac che conferma la piena fiducia nella nostra Organizzazione che cresce costantemente in termini di rappresentanza e rappresentatività. Un ringraziamento particolare alla Commissione elettorale ed agli scrutatori per la loro disponibilità. Ai Delegati neoeletti, i migliori Auguri di buon lavoro”.